Il progetto mette tutti d’accordo. La nuova via Don Blasco rappresenta la soluzione definitiva al passaggio dei tir che si servono della autostrade del mare. In termini pratici dall’area portuale fino al viale Gazzi dovrebbe essere realizzata un’arteria stradale che consentirà di evitare i rischi derivanti dalla presenza del traffico gommato pensante sulla parallela Via La Farina. Elaborato progettuale presentano al Comune di Messina nel marzo scorso con orgoglio perché la copertura finanziaria circa 24 milioni di euro di fondi in gran parte regionali era stata annunciata come certa. Ma dalla carta all’apertura dei cantieri il passo, si sa, non è ne facile e nè breve e nel luglio scorso per l’Amministrazione comunale è arrivata la prima doccia gelata. La Regione ha richiesto infatti per il progetto, ormai con l’iter in dirittura d’arrivo, un adeguamento a nuove leggi di sostenibilità ambientale entrate in vigore nel 2010. L’assessore ai lavori pubblici Sergio De Cola ha specificato agli uffici di Palermo che l’elaborato dell’ingegnere Antonio Rizzo era stato approvato dal Genio Civile nel 2008, due anni prima rispetto all’entrata in vigore delle nuove normative. Tuttavia una parte dell’iter è comunque da rifare. Trasmessa alla Regione nelle scorse ore la predisposizione della gare per individuare un soggetto che possa validare il progetto, nel frattempo si lavora già all’aggiornamento dell’elaborato. La nuova via Don Blasco comunque non sarà realtà verosimilmente prima dei tre anni. Durante questo periodo i tir in via La Farina continueranno a passare trasportando merci e polemiche. Mentre il Comune potrà solo ordinare limitazioni orarie. Un’altra vicenda la cui conclusione è ancora lontana nonostante gli annunci.