Soldi facili dalle assicurazioni simulando incidenti stradali. L’operazione congiunta di Carabinieri e Polizia Municipale denominata “Tris” ha smantellato alle prime ore di questa mattina un’associazione a delinquere attiva a Messina. Un gruppo in grado di documentare sinistri simulati facendosi elargire cospicue somme dalle compagnie. 12 le persone raggiunte da provvedimento cautelare tra queste, Gaetano Molino, 41 anni è stato accompagnato in carcere, per 11 sono scattati gli arresti domiciliari. L’operazione ha consentito di bloccare risarcimenti indebiti per 200 mila euro. L’attività di indagine ha avuto inizio nel maggio del 2011 grazie agli uomini della sezione Infortunistica della Polizia Municipale. I sospetti sono stati inizialmente alimentati da tre incidenti che presentavano le stesse caratteristiche di un sinistro che si era effettivamente verificato. Una delle pratiche aveva già fruttato trentamila euro. La collaborazione tra Polizia Municipale e Carabinieri ha consentito di smascherare un’organizzazione che sistematicamente simulava incidenti con falsi feriti e falsi testimoni. Oltre a Molino ne facevano parte Mauro D’Angelo, Adriano D’Angelo, Antonina Lui, Giuseppe De Leo, Felicetta Smiraglia, Carmelo Muscolino, Maria Concetta Todaro, Elisa Di Lauro, Alessandro Munaò, Giuseppe Gangemi e Settimo Arcangelo. Quest’ultimo era riuscito a fare fruttare perfino il ferimento che si era procurato durante il furto in un appartamento perché scoperto dalla polizia si era lanciato dal secondo piano rompendosi una gamba. Arrestato e rimesso in liberà ha fatto fruttare l’infortunio attribuendolo ad un incidente autonomo. La pratica falsa ha fruttato 50 mila euro. Le indagini sui falsi incidenti continuano. Gli indagati complessivamente sarebbero una cinquantina.