Dal primo ottobre, con l’entrata in vigore dell’orario invernale, circoleranno in città 46 autobus. All’Atm però, anche se non sembrerebbe visto che l’azienda ha quasi 600 dipendenti, mancano gli autisti. Sono complessivamente 180 gli operatori di esercizio, senza contare i conducenti del tram. Con queste unità la Municipalizzata riuscirà a coprire tutti i turni con qualche difficoltà, non potendo garantire scuolabus, qualora ci fosse la richiesta di attivazione del servizio, e prestazioni aggiuntive. Forse è davvero arrivato il momento di avviare una riorganizzazione necessaria se si vuole dare futuro a quello che per anni è stato concepito come un inutile carrozzone. Non è ammissibile che un’azienda che ha, tra i suoi principali obiettivi, il trasporto pubblico urbano non abbia autisti a sufficienza per garantire i servizi a fronte invece di tante unità impiegate in altre mansioni, probabilmente meno importanti. Ed il paradosso è proprio questo. Adesso gli autobus potenzialmente ci sono ma rischiano di rimanere in deposito, perché manca chi deve guidarli. Dalla prossima settimana intanto torneranno in servizio linee soppresse negli ultimi tempi. Saranno ripristinati i collegamenti in zone rimaste scoperte. Tra le novità l’introduzione di un autobus tra il Cavallotti, il Baby Park e la scuola Basile di Conca d’Oro. Il piano di esercizio invernale in realtà rispecchia quello dello scorso anno. Fortunato Marino