L’epilogo è il più amaro possibile per il calcio peloritano, che si appresta a vivere un autentico “anno zero”. Anche al San Filippo la Reggina ha dimostrato di essere più squadra, smascherando i clamorosi limiti di un Messina allestito male in estate ed incapace di raddrizzare la rotta nonostante i lodevoli sforzi di Nello Di Costanzo. Se all’andata era stato Insigne a scatenare la gioia degli amaranto, nel ritorno a chiudere i conti ci ha pensato Balistreri, uno dei tanti calciatori trattati a gennaio dal club di Lo Monaco e poi accasatisi altrove. Al di là di ogni campanilismo va ammesso con sportività che sul campo si è imposta la formazione che meglio ha interpretato i 200’ di gioco di questi play-out, perdendo tempo con astuzia ed innervosendo un avversario già in crisi di autostima e consapevolezza. da messinasportiva.it