Sorpreso dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina mentre bruciava oltre 120 kg di cavi in rame. Un 43enne messinese è stato denunciato per ricettazione e combustione illecita di rifiuti. sorpreso nei giorni scorsi. I militari, impegnati in un servizio di controllo del territorio, in un fondo di Larderia Superiore, in contrada Miano, hanno notato l’uomo intento ad alimentare, avvalendosi di un forcone, le fiamme frutto della combustione. Nei pressi del falò, una Ford Ka con una notevole quantità di cavi elettrici rame. A ridosso delle fiamme due recipienti in plastica contenenti altro rame ricavato dai fili elettrici già trattati ed una bottiglia in plastica, in parte bruciata, contenente tracce di alcool. Altre matasse di fili elettrici (dallo spessore di 2,5 mm e dal peso approssimativo di 120 kg ) si trovavano ancora all’interno dell’autovettura di proprietà dell’uomo. I Carabinieri hanno pure rinvenuto una tronchesina in metallo. Così è scattata la denuncia. Il materiale è stato sottoposto a sequestro. Sono in corso accertamenti finalizzati ad individuare la provenienza del rame. I furti del cosiddetto oro rosso sono ormai diventati un’emergenza in città. Gli impianti di pubblica illuminazione sono spesso presi di mira da chi con il rame intende fare guadagni illeciti.