Le palazzine del complesso casa Nostra costruite da imprese vicine alla mafia negli anni 80 e fatte evacuare a pochi anni dalla consegna a causa degli smottamenti del terreno sul quale erano costruite, saranno abbattute a breve. Almeno secondo i programmi dell’Amministrazione del sindaco di Messina Renato Accorinti che ha risposto agli appelli del comitato Risaniamo Casa Nostra, rappresentato da Silvestro Bonanno, destinando alle opere di demolizione e riqualificazione della zona due milioni e mezzo di euro dai fondi regionali per il risanamento. Tutto deciso, la gara d’appalto ha anche un vincitore. La ditta Gap di Roma, ma sui tempi dell’importante opera di riqualificazione pesa ora l’annuncio di un ricorso al Tar da parte della ditta seconda qualificata nell’appalto. La dirigente delle politiche della casa Maria Canale ha dichiarato questa mattina che nella prossima settimana si assegneranno comunque i lavori all’impresa che se li è aggiudicati secondo le modalità già approvate dall’Urega. L’iter dunque procede. L’unico ostacolo potrebbe essere rappresentato dall’eventuale apertura, con richiesta di sospensiva, del procedimento giudiziario al tribunale amministrativo regionale. Si spera che il risanamento di Casa Nostra, ormai ad un passo, dopo tanti anni di attesa non rimanga impigliato nelle pieghe della burocrazia e delle vicende giudiziarie.