Fallimento, arroganza, rifiuto del confronto e convinzione di essere in possesso della verità assoluta. Luna di miele finita tra il sindacato Orsa e l’amministrazione Accorinti. Pomo della discordia e terreno di scontro è l’ordinanza comunale antitir, quella che avrebbe spinto la società Bluferries ad abbandonare il porto storico. Il segretario regionale Mariano Massaro ha inviato questa mattina una lettera al primo cittadino. Nel mirino del sindacato l’Assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola. Nei giorni scorsi l’ incontro con i lavoratori e l’impegno a comunicare al primo cittadino i dettagli della proposta Orsa che anche l’azienda aveva giudicato percorribile: consentire lo sbarco dei tir nel porto storico nelle ore notturne, con l’impegno del vettore pubblico a mantenere in linea un’unità durante il giorno a garanzia del diritto alla mobilità. Soluzione che avrebbe consentito il mantenimento dei livelli occupazionali. Ma l’Orsa attende ancora la convocazione dell’incontro. “Cacciola – si legge nella nota – ha ritenuto opportuno snobbare le parti sociali rendendo noto il “NO” di Palazzo Zanca attraverso un’intervista. La proposta – secondo l’assessore – è inapplicabile. A questo punto – scrive Massaro, con una vena di ironia – viene da chiedersi se i tir provenienti dalla Cartour siano dotati di tecnologia futuristica che gli consente di attraversare il centro, anche di giorno, senza arrecare danno ai cittadini”. Così tra i due litiganti il terzo gode. Di fronte a questa situazione, chi ottiene vantaggi è il gruppo Franza che non solo può contare su deroghe ma che di fatto ormai detiene il monopolio del traghettamento dei mezzi leggeri. Fortunato Marino