Un gesto inquietante che è il segno della tensione che regna a Messinambiente in questa fase di radicali modifiche in vista del trasferimento di mezzi e personale alla Messina Servizi Bene Comune. Le auto con due gomme tagliate, trovate all’interno dell’autoparco di via Salandra sono interpretate come una vera e propria intimidazione. Di questo non ha alcun dubbio il commissario liquidatore della società Giovanni Calabrò. Presentata una denuncia ai carabinieri. Avviata un’indagine interna. Sabato l’assemblea al Comune con i lavoratori, durante la quale sono stati illustrati i progetti futuri. E’ di ieri la nota con la quale Srr ha scritto all’amministrazione per sollecitare ancora una volta l’invio di tutta la documentazione per procede al passaggio dei lavoratori alla Messina Servizi. Il Commissario Ettore Ragusa ha comunicato, pertanto, la sospensione delle procedure. Per la UilTrasporti si continua a giocare una pericolosa partita sulla pelle dei lavori. Per il sindacato una ambigua e incomprensibile sceneggiata iniziata già diversi mesi fa con il transito dei dipendenti di AtoME3 alla Srr e che adesso si sta ripetendo per quelli di Messinambiente. “In questo caso però – aggiunge il sindacato – vi è l’aggravante di una procedura fallimentare pendente che taluni stanno evidentemente utilizzando come ricatto psicologico per costringere le maestranze a ulteriori sacrifici e possibili salti nel buio.” Uiltrasporti, Fit Cisl e Fiadel, hanno già richiesto l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro per esaminare nel dettaglio una vicenda che ha ancora troppi lati oscuri.