Donne picchiate selvaggiamente, ridotte in fin di vita, davanti agli occhi dei figli. Un’emergenza sociale che ogni giorno assume dimensione sempre più ampie. Ed è accaduto di nuovo a Messina, dopo l’episodio dell’accoltellamento di una donna, a Provinciale, lo scorso fine settimana, seguito dall’arresto per tentato omicidio dell’ex compagno.Oggi la questura segnala due nuovi casi registrati. A Bisconte un 30enne, già pregiudicato e denunciato dalla compagna più volte. Era stato arrestato per lesioni personali aggravate e sottoposto ai domiciliari. Sotto effetto di alcool e in preda alla gelosia ha colpito selvaggiamente con una tenaglia la compagna, ferendo anche la suocera che tentava di difendere la figlia. Violenze davanti alla figlioletta di pochi anni. Ha distrutto mobili, due porte, piatti e tutto ciò che aveva a portata di mano. Fermato dai Poliziotti, le due donne sono state soccorse. La compagna ha una frattura al naso, un trauma cranico, contusioni ed ematomi alle braccia e dovrebbe ristabilirsi, secondo i medici, in 25 giorni. Il 30enne è stato arrestato in flagranza di reato per lesioni personali aggravate. Non era la prima aggressione neanche un altro arrestato, un 28enne che ha picchiato la moglie, ventiquattrenne, con una cintura in cuoio con fibbia in metallo. Calci e pugni davanti alle due figlie: una di 8 mesi, l’altra di tre anni, la quale avrebbe tentato di allontanare il padre e sarebbe stata spinta via. La giovane donna si è difesa afferrando un coltello. All’arrivo dei poliziotti, era in evidente stato di shock con ecchimosi visibili al capo e al volto. Ha raccontato di una lunga serie di aggressioni, mai denunciate però perché il marito minacciava di ucciderla. Ieri l’ennesima lite, l’ingiustificata violenza e quindi la scelta di chiedere aiuto alla Polizia.L’uomo è stato arrestato per il reato di lesioni personali aggravate e denunciato per minacce gravi.