Domani, mercoledì 29 dicembre alle ore 21, con replica il 30 dicembre alle ore 17.30, il Teatro Vittorio Emanuele apre il sipario presentando Romeo e Giulietta, balletto in 4 atti di Sergej Prokof’ev, tratto dall’omonima tragedia di William Shakespeare, con il riadattamento drammaturgico di Davide Bombana, direttore del corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo, il quale ha reso contemporanea la tragedia shakesperiana sovrapponendola alla vera storia dei due giovani amanti Bosko ed Admira, musulmana lei, serbo lui, uccisi a Sarajevo nel 1993 da un cecchino, durante la guerra dei Balcani. La storia è quella dei 2 giovani che rimasero insepolti per 8 lunghi giorni in quella maledetta striscia di terra di nessuno, mano nella mano, sfidando la morte con la forza del loro amore fino a perdere la loro giovane vita contro l’intolleranza nei confronti della diversità, contro le faide familiari, contro le lotte sociali e i conflitti etnici che annientano interi popoli. L’orchestra del teatro Vittorio Emanuele sarà diretta dal maestro Giuseppe Ratti. Nella giornata di ieri, 27 dicembre, durante la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo, il presidente della E.A.R Teatro di Messina Orazio Miloro, ha affermato di essere soddisfatto del lavoro fatto e della collaborazione con il Teatro Massimo di Palermo, perché il teatro, particolarmente colpito dalla pandemia, non si arrende ma si ripropone alla collettività con grande vigore. Alla conferenza stampa hanno partecipato, inoltre, i consiglieri Giuseppe Ministeri e Nino Principato, il sovrintendente Gianfranco Scoglio e il direttore artistico del teatro sezione musica Matteo Pappalardo.
Pubblicato da Giovanna Lello