La reazione di Cisl e Uil è stata netta. Ferma anche quella dell’opinione pubblica, che non vuole rassegnarsi a perdere uno dopo l’altro i servizi anche più essenziali. In difesa dell’ospedale Piemonte, ormai periodicamente a rischio ridimensionamento, si schierano con decisione anche le Istituzioni. L’assessore con delega alla protezione civile Filippo Cucinotta evidenzia infatti che esiste un protocollo con l’ospedale Militare legato al piano che riguarda eventuali calamità naturali. In quel caso la struttura che si affaccia sul viale Europa dovrebbe infatti accogliere gli sfollati e garantire ovviamente le funzioni di prima necessità. L’abolizione del pronto soccorso, paventata dall’assessore regionale, cozzerebbe quindi con il piano di protezione civile. Neanche il sindaco Renato Accorinti, ancora una volta scavalcato a piè pari dalla politica palermitana, ha gradito gli intendimenti della Regione ed invoca quindi un incontro preliminare ad ogni eventuale decisione che possa ricadere sulla salute pubblica. Possiamo discutere del reparto neonatale – ha chiarito il primo cittadino – ma qualsiasi altra scelta non potrà non essere concertata con l’Amministrazione locale. Si attende quindi un faccia a faccia chiarificatore.