All’ Horcynus Orca di Messina, ieri alle 21:30 è andato in scena lo spettacolo “La libertà di essere folli” che ha visto come attori protagonisti della serata ” I giovani del Pirandello”.
Raggiunto a pieno l’ obbiettivo della manifestazione teatrale: dirompente e emozionante, provocatorio e al contempo delicato, sono queste le caratteristiche che hanno reso unico l’ evento.

Lo spettacolo ha messo in luce tutte le oscurità del “prima Basaglia”, quando i “diversi” venivano rinchiusi in manicomio e rifiutati dalla società. I protagonisti, diretti dal regista Fabio La Rosa, che frequentano il laboratorio teatrale, durante questo periodo caratterizzato da mascherine e lezioni online hanno dato prova di talento e impegno a 360 gradi. Un racconto, accompagnato da canzoni e musiche che elogiano alla diversità, che ha spaziato dall’omosessualità fino ad arrivare ai giovani soldati tornati dalla Prima guerra mondiale con cicatrici nell’anima in una realtà divisa tra chi li chiamava “scemi di guerra” e chi come madri, sorelle, fidanzate si disperava perché ormai resi irriconoscibili dal conflitto.
I ragazzi e le ragazze de “I giovani del Pirandello”, tutti con differenti abilità,accompagnati dagli operatori che li seguono in questo percorso di
crescita, soprattutto umana e personale, hanno raccontato storie di
sofferenza e paura, con un’intensità tale da coinvolgere lo spettatore in
un turbinio di emozioni e commozione.

Dopo il successo ottenuto ieri ora l’obiettivo è portare lo spettacolo a
Trieste, la città in cui operò il dottor Basaglia nel 1971, colui che
comprese l’inutilità o, meglio, la pericolosità delle strutture definite
“manicomi” che contribuì a chiudere.