Grazie alla collaborazione tra Irccs e associazione “Donare è vita”, è stato avviato il centro per l’esercizio fisico dei pazienti sottoposti a trapianto di organi fortemente voluto dalla dott.ssa Maria Felicita Crupi direttore amministrativo. Il dott. Piero D’Aleo responsabile dell’unità operativa di cardiologia che ospita la palestra, ha mostrato grande soddisfazione per la realizzazione di un progetto che consentirà ai pazienti sottoposti a trapianto, di riprendere la tonicità muscolare attraverso l’esercizio fisico. Il dott. Roland Herberg si occuperà di tutte le fasi propedeutiche che porteranno i pazienti, attraverso un percorso personalizzato, a fare attività fisica. L’equipe è composta anche da un fisioterapista, dal personale infermieristico ed ausiliario e da uno psicologo che controllerà e valuterà i comportamenti psico-fisici dei pazienti. Particolarmente commovente la testimonianza di Piero Fazio primo paziente trapiantato che ha iniziato il percorso riabilitativo; Fazio ha dichiarato che, aver ricevuto un cuore che gli ha consentito di iniziare una nuova vita, ha rafforzato la sua voglia di vivere e di guardare al domani per più positività. Ha rivolto poi un ringraziamento particolare alla sua famiglia che le è stata sempre vicina anche quando le speranze di ricevere un nuovo cuore erano quasi nulle. Volta ad incentivare la donazione di organi l’affermazione di Lorenza Pecorelli, altra trapiantata ed anch’essa impegnata in questo progetto di attività fisica, che ha voluto ringraziare la persona e la famiglia che le hanno donato l’organo grazie al quale, ha potuto continuare ad essere una persona attiva, impegnata nel mondo del lavoro ed in famiglia. All’incontro erano presenti anche il dott. Salvatore Leonardi responsabile dell’unità operativa di anestesia e rianimazione, il dott. Pippo Rao direttore sanitario, l’avv. Ferdinando Croce, Gaetano Alessandro, presidente dell’associazione “Donare è vita”, la dott.ssa Lorenza Mazzeo referente del coordinatore per il procurement di organi e tessuti.
Pubblicato da Salvo Saccà