La normalità di chi vive senza poter guardare in faccia la persona che ha di fronte è stato il leitmotiv che ha contraddistinto la “cena al buio”, iniziativa organizzata dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Messina in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore “Antonello” diritto dalla dirigente scolastica Laura Tringali. Attorno al tavolo, per gustare le deliziose pietanze preparate dallo Chef Nino Iannazzo e dai suoi collaboratori, parlamentari nazionali e regionali, candidati a sindaco, assessori designati loro familiari, appartenenti a tutti i gruppi politici e accomunati dal desiderio di vivere due ore in totale assenza di punti di riferimento per poter meglio entrare e capire i bisogni e le esigenze di chi è costretto al buio per tutta la vita. Al buio hanno scoperto cosa significa conversare utilizzando solo l’udito per cogliere ogni sfumatura della voce, hanno potuto gustare le pietanze loro proposte senza sapere, in anticipo, quale fosse il contenuto del piatto, hanno “imparato” ad utilizzare le posate cercando di non fare cadere qualche residuo sulla tovaglia, si sono serviti da bere versando acqua e vino senza farli traboccare dal bicchiere. Un esercizio e un modo per affrontare la “luce” senza chiudere gli occhi di fronte alle richieste che provengono da chi è costretto a guardare senza l’uso degli occhi, esigenze legittime e degne della massima attenzione. Un plauso particolare ai ragazzi di sala guidati dalla professoressa Daniela Arcoraci che hanno vissuto e si sono preparati per questo evento con impegno, determinazione e grande attenzione. Esperienza che serberanno nel cuore e che potrà tornare loro utile quando, trovandosi di fronte alle diverse difficoltà che la vita gli riserverà, penseranno che, con molta buona volontà, anche l’ostacolo più complicato, può essere affrontato e superato. Il Presidente dell’UICI Costantino Mollica ha voluto ringraziare tutti i presenti che hanno accettato di mettersi in gioco sperimentando, direttamente, pregi e difetti di una condizione che porta a guardare ogni cosa, soprattutto con gli occhi del cuore e riuscire a vivere la “normalità” fiduciosi di trovare in chi gestisce la cosa pubblica, sostegno ed attenzione. Non vedenti, persone con altre disabilità, anziani, sono una componente attiva della società meritevoli di rispetto e pari opportunità.
Pubblicato da Salvo Saccà