Ha destato grande interesse l’annuncio fatto dal Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, di avviare la selezione per redigere il progetto di riqualificazione della Real Cittadella, bando finanziato con 1,2 milioni di euro. La splendida struttura a forma pentagonale costruita dopo la rivolta del 1674, non solo per motivi difensivi ma anche per proteggere Messina verso il mare, sorge nella penisola a forma di falce di San Raineri. Da anni si trova nel degrado e nell’abbandono più assoluto. Una mortificazione per i messinesi che, sono stati costretti ad assistere inermi al deterioramento di un immenso tesoro storico culturale, porta d’accesso per chi giunge a Messina a bordo del traghetto.
Il sogno, finalmente, sta per diventare realtà. Sono 20 i milioni di euro che serviranno per il restauro della Real Cittadella e di tutti i monumenti che insistono anche nell’area militare della zona Falcata. Inoltre, la Regione provvederà a restaurale la Stele della Madonnina, la Porta spagnola, il portale dall’accesso della Lanterna del Montorsoli che risale al settecento.
Come al solito, in prossimità delle consultazioni elettorali, la politica si ricorda che deve intervenire per dare risposte concrete sia ai bisogni dei cittadini che al recupero della memoria storica delle nostre città.
Ci auguriamo che chi andrà a governare Messina e la Sicilia, non inizi il suo mandato promettendo l’impossibile considerato che, la pandemia prima e la guerra adesso, stanno pesantemente indicendo sulle finanze delle famiglie. Occorre pensare a come trovare una sufficiente indipendenza energetica valorizzando il territorio, l’agroalimentare, le piccole aziende e gli artigiani che sono il motore pulsante di una città e, di una regione, troppo spesso soffocate dalla pressione mafiosa e della incapacità gestionale di chi le ha governate.
Pubblicato da Salvo Saccà