Il leader del Movimento “Reset” Alessandro Tinaglia interviene sui temi caldi del dibattito messinese. Il testo del suo comunicato:
Ci risiamo. Un’altra “guerra”, un’altra volta Guelfi e Ghibellini.
Isola pedonale SI, Isola pedonale NO. Stadio Si, Stadio NO. Ma soprattutto Tir SI, Tir NO!
La “guerra delle guerre” l’ha definita il Sindaco!
Per quanto ci riguarda la situazione è diventata avvilente poiché tutto prevale fuorché il merito delle questioni.
Fa sorridere se si pensa che questo clima di contrapposizione viene creato da un pacifista.
E meno male che è un “non violento”!.
Non serve violenza fisica per inasprire dibattito ed animi e per creare tensioni sociali.
La scelta sull’isola pedonale del Consiglio Comunale lascia sicuramente perplessi ma non per la bocciatura del provvedimento ma per la soluzione proposta che non ci pare “né carne, né pesce” e figlia di valutazioni e mediazioni certamente non tecniche.
La vecchia proposta del Consiglio ci pareva più sensata ed adeguata anche se crediamo che la discussione vada comunque riaperta coinvolgendo, davvero e preventivamente, la città ed evitando nuove fughe in avanti.
Va ripensato il concetto di isola pedonale in maniera più organica rispetto a quanto fatto sin ora.
Le domande che ci poniamo e che ci piacerebbe si ponesse anche il Sindaco sono però altre.
Se l’amministrazione non avesse presentato una proposta a posteriori, esautorando di fatto chi per Legge ha competenza sul tema, cosa avvenuta anche per la determina sui Tir, le cose sarebbero andate così?
E’ possibile che non si comprenda che fare una cosa in modo giusto o sbagliato può pregiudicarne la riuscita indipendentemente dalla bontà, anche riconosciuta dai più, della proposta?
E’ possibile credere che esista un solo messinese, anche in Consiglio, che sia pregiudizialmente a favore dei Tir in città o contrario all’isola pedonale?
Ovviamente no, eppure è andata diversamente e invece di comprendere che il muro contro muro non serve alla Città, il Sindaco, dimenticandosi ancora di rappresentare tutti i messinesi e non solo gli attivisti integralisti, lancia un anatema contro il Consiglio dicendo che non ci dialogherà più.
Evidentemente Accorinti si è convinto di poter dire tutto ed il contrario di tutto ma noi non ricordiamo un solo provvedimento discusso per tempo ed in maniera aperta con il pubblico consesso che, glielo ricordiamo, è stato democraticamente eletto e rappresenta la città tanto quanto lui.
Ci sembra quasi che la Democrazia venga usata a piacimento, da una parte e dall’altra, alla bisogna.
Immaginate che Accorinti chiede, ai Messinesi di ricordarsi chi hanno votato in Consiglio, di fatto dando degli “scarsi” ai Messinesi ed al Consiglio, dimenticando che sono gli stessi che lo hanno votato.
Che sia anche lui scarso?
Beh per noi, che continuiamo a mantenere un approccio laico ragionando sul merito delle questioni, il giudizio lo daranno i risultati concreti che l’amministrazione riuscirà ad ottenere.
Non parliamo però delle conferenze stampa fatte ma delle cose effettivamente fatte.
Fino ad ora contiamo solo dichiarazioni, slogan, guerre di religione e tanta tanta tristezza e fame in una Città allo stremo nella quale la sopravvivenza è diventato il massimo obiettivo possibile per tantissimi.
Forse però, a sentire il Sindaco in un intervento a “La 7”, noi viviamo in un’altra Città.