Attacchi scomposti al Sindaco e di fatto nessuna alternativa proposta. Il Consiglio Comunale di Messina si indigna per non essere stato chiamato in causa sulla questione tir ma, quando ha la possibilità di far valere le idee conferma di non averne. L’unico ordine del giorno proponeva di rinviare l’entrata in vigore dell’ordinanza, che vieta il passaggio dei mezzi pesanti nel centro città dalle 7 alle 21, fino al completamento della nuova via Don Blasco. Il testo letto in un aula semideserta, proposto dai consiglieri David, Santalco e Contestabile, ha diviso il Partito Democratico. Nulla di fatto. Per il resto solo “tiri liberi” su Accorinti che però aveva già confermato tutte le sue intenzioni poco prima della seduta d’Aula in conferenza stampa.
Inconcludente la seduta del Consiglio Comunale, gli ostacoli all’ordinanza sono stati posizionali sul percorso dai vertici dell’Autorità Portuale. Il presidente Nino De Simone – fatti salvi i buoni rapporti con il sindaco – ha annunciato comunque un ricorso in caso di elementi lesivi agli interessi portuali. Ci sono poi le forti critiche mosse da Cgil, Cisl e Uil che parlano dell’ordinanza come di un gesto plateale di Accorinti che potrebbe avere ricadute economiche ed occupazionali negative sulla città.
Resta tuttavia il fatto che la decisione è presa e da lunedì produrrà i suoi effetti