Il Comune di Messina disporrà a breve di 4 milioni 400 mila euro per l’acquisto di un centinaio di appartamenti già realizzati da destinare alla famiglie che vivono ancora in baracche. L’Amministrazione di Palazzo Zanca si muove sul fronte del risanamento senza clamori, ma i programmi procedono e presto un centinaio di appartamenti potrebbero essere nelle disponibilità del Comune che punta prima di tutto all’abbattimento della baraccopoli di Fondo Fucile. La cifra da utilizzare è parte del complessivo finanziamento regionale (decurtato e adesso verso il reintegro) da 10 milioni e 900 mila euro, recuperato dall’ex assessore ai lavori pubblici Nino Barolotta.
Ottimista l’assessore al risanamento Sergio De Cola che con i fondi in arrivo da Palermo – aliquota due milioni e mezzo di euro – si è impegnato anche a far demolire le palazzine pericolanti del complesso Casa Nostra di Tremonti, abbandonate da vent’anni e per lunghi periodi occupate abusivamente. Il comitato di residenti, che adesso spera nella riqualificazione di quella che per anni è stata la collina della vergogna, ha pubblicamente ringraziato nei giorni scorsi l’Amministrazione Comunale. Quest’ultima – a questo punto – sulla riqualificazione di Fondo Fucile e del complesso Casa Nostra si gioca buona parte della sua credibilità.