Confiscati beni per 3 milioni e mezzo di euro all’ imprenditore Vincenzo Farinella, il 52enne di Capizzi arrestato nel 2007 e finito in carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso. Un’organizzazione finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio, all’acquisizione, alla gestione ed al controllo di attività economiche. Faceva parte della cosca del Gruppo di Mistretta che operava su tutto il territorio della provincia messinese. Gestiva tramite la società Giavin Srl gli appalti pubblici, acquisendo le relative commesse. E collaborava con soggetti pregiudicati per vari reati: associazione mafiosa, estorsione, sequestro di persona e traffico di stupefacenti. Farinella era anche amministratore unico dell’ Edilcalcestruzzi, una società che aveva costituito con Mario Giuseppe Scinardo, già sorvegliato speciale e destinatario di una confisca della Dia.Nel 2012 l’imprenditore è stato condannato dal Tribunale di Patti a 4 anni e 9 mesi di reclusione e alla libertà vigilata. Ma le indagini della DIA proseguono. E analizzando i conti correnti e i moventi finanziari all’interno della famiglia Farinella sono emersi Beni distribuiti tra imprese e privati e i redditi dichiarati non coincidevano. E’ scattata la confisca di quote aziendali per tre imprese di Capizzi, operanti nel campo di prodotti agricoli e dell’edilizia, 11 automezzi, 7 immobili e conti bancari e postali per un totale di 3 milioni e mezzo di euro.