Si infittisce la vicenda sulla chiusura della strada di collegamento tra Fondo Fucile e Valle degli Angeli. L’arteria urbana che vi abbiamo mostrato nel servizio di ieri, interrotta da 5 anni, per la presenza ravvicinata dei tralicci delle Ferrovie dello Stato. Un conflitto burocratico, a quanto pare, tra Comune ed Fs che sta lasciando i residenti, in difficoltà perché quel tratto del villaggio non può essere raggiunto né dai mezzi pubblici né da quelli di soccorso. A chiedere chiarezza i cittadini, che si sono rivolti a noi per avere delucidazioni sulle reali motivazioni e sulle intenzioni dell’amministrazione municipale in merito alla riapertura della via, forse caduta nel dimenticatoio delle autorità competenti. L’ipotesi inquinamento dei cavi di alta tensione però è stata smentita. Perché abbiamo esaminato i dati dell’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente registrati in quel periodo del 2010. Valori che, secondo l’arpa, non superavano le soglie stabilite dal decreto ministeriale dell’otto luglio del 2008. Abbiamo sentito così l’ingegnere Mario Pizzino, responsabile comunale delle infrastrutture strategiche. “La strada ad oggi rimane chiusa – ci dice – perché c’è ancora un iter legale in corso, avviato dalle ferrovie dello Stato nei confronti del Comune di Messina, in quanto la distanza tra i tralicci e il manto stradale sarebbe inferiore a quella imposta dalle normative vigenti. Emessa la sentenza, il dipartimento municipale dovrebbe abbassare il livello dell’arteria di 3 metri”.
Intervento però non fattibile secondo Pizzino. E quindi da allora il Comune ha proseguito la procedura giuridica per trovare un’altra soluzione. Adesso quindi è tutto nelle mani degli avvocati, per tentare di stabilire un accordo e un’alternativa. Si prolungano i tempi di attesa per gli abitanti, che stanchi di vivere i noti disagi, chiedono di velocizzare le tappe burocratiche, perché sono trascorsi 5 anni e quella via continua a rimanere chiusa.