Perizie e certificati medici falsi in cambio di tangenti per ottenere pensioni di invalidità civile o il riconoscimento dello stato di portatore di handicap con diritto di accompagnamento, vincendo così anche cause di risarcimento. A rilasciare i documenti, ad aggiustare le carte, professionisti del settore legale o medico, funzionari pubblici e responsabili dei patronati. I Carabinieri, dopo quasi due anni di indagini, hanno fatto scattare alle prime ore di questa mattina l’operazione “Patology” che ha smantellato un’organizzazione criminale che operava nella zona di Patti, nel messinese. 33 le persone raggiunte da misure cautelari, due di queste in carcere, 5 ai domiciliari, 10 con obbligo di dimora, altre 16 sospese dalle loro funzioni professionali. Secondo le risultanze investigative dei Carabinieri di Patti le truffe all’Inps avvenivano grazie ad una organizzazione ben strutturata che coinvolgeva professionisti di diversi settori, una rete che svolgeva il suo ruolo fino a fare in modo che gli assistiti potessero ottenere il riconoscimento di patologie, vincere i loro ricorsi in tribunale e percepire rimborsi che variavano dagli 8 mila ai 43 mila euro. Tra gli altri 27 i medici coinvolti, 2 gli avvocati e 4 funzionari dell’Inps. In carcere sono finiti l’avvocato Anna Ricciardi ed il medico Francesco Piscitello, considerati figure verticistiche di tutta l’organizzazione. AI domiciliari Vincenzo Princiotta, Ilenia De Luca, Rosaria Lo Presti, gestori di patronati o studi di assistenza fiscale complici di un sistema che prevedeva la corruzione con denaro di sanitari di strutture pubbliche affinchè si ottenessero falsi certificati. 15 gli episodi documentati durante le indagini. Ai domiciliari anche l’avvocato Notaro e l’assistente di studio Mariella Di Gaetano. Le truffe documentate fanno registrare danni all’Inps per circa un milione di euro.