Stamani il Questore di Messina Gennaro Capoluongo ha dato il via alle manifestazioni collegate alla Festa della Polizia di Stato in occasione del 170° anno di fondazione. La località scelta, l’ex area mercatale di Giostra, per testimoniare che, in un quartiere difficile, la Polizia è presente. Capoluongo ha dichiarato che, nonostante i 170 anni, la polizia è giovane; grazie anche alla legge 1 aprile 1981, n. 121, con ha segnato la nascita del nuovo ordinamento dell’Amministrazione della pubblica sicurezza. Importante, ha sottolineato Capoluongo, l’ingresso delle donne. La polizia c’è sempre, ovunque. Il confronto con la gente, ha detto Capoluongo, rappresenta lo zoccolo duro a salvaguardia della società civile. La prevenzione di sistema di giustizia ha contraddistinto il suo operato che però, on ha sostituito la parte repressiva quando necessaria. Importante, ha sottolineato Capoluongo, l’attività della Questura con i reparti investigativi, amministrativi, logistici; grande l’evoluzione dell’operato della polizia postale che ha svolto un lavoro encomiabile nel gestire le situazioni difficili del web. Capoluongo ha poi dichiarato che la Polizia non è autoreferenziale ma, il lavoro svolto in collaborazione con le istituzioni, con il sig. Prefetto in particolare ma anche con il comitato provinciale di sicurezza pubblica è stato fondamentale per per dare un servizio istituzionale ai cittadini. Notevole, ha detto il Questore Capoluongo, la collaborazione con tutti i magistrati della provincia. Un ringraziamento particolare lo rivolge ai giornalisti per il rapporto di collaborazione incentrato soprattutto sulla comunicazione ai cittadini, con la stampa, ha sottolineato Capoluongo, è stato quello di mandare un messaggio corretto alla collettività. Concludendo l’intervento, il Questore Capoluongo ha rivolto tre ringraziamenti: uno ai cittadini messinesi che vogliono il loro riscatto ma che, ancora oggi, vivono il dramma delle baracche e lui, da campano, che ha vissuto due terremoti capisce bene la situazione che stanno vivendo. Il secondo ringraziamento l’ha rivolto ai giovani che, hanno sofferto in silenzio la pandemia, ma hanno evidenziato un grande senso di innovazione e vogliono la cultura della legalità; a loro, Capoluongo ha augurato un futuro da protagonisti e non da comparse. Ultimo ringraziamento ai collaboratori che hanno dovuto fare rinunce importanti e, alle loro famiglie che hanno accettato “la missione” dei loro cari in quanto, il lavoro di poliziotto non prevede orari precisi e, quando ci sono operazione in corso, non si può guardare l’orologio e lasciare tutto in sospeso. Durante la manifestazione, significativa l’esibizione dell’orchestra “Corelli Brass Ensemble” del Conservatorio Statale di Musica Arcangelo Corelli. Inoltre, erano presenti anche gli studenti delle scuole dell’I.S. Antonello, che si sono occupati del servizio di stewarding e di un’area di ristoro, dell’I.I.S. Verona Trento, che hanno garantito la diretta streaming dell’evento, e dell’I.S. La Farina-Basile, che hanno realizzato un murale, dedicato alla celebrazione dei 170 anni della Polizia di Stato.
Pubblicato da Salvo Saccà