L’ordine del presidente Crocetta è categorico: eliminare oltre 500 posti negli enti di sottogoverno seminati in tutta la Regione. Il governatore ha firmato un provvedimento che impone di tagliare subito e con atto amministrativo comitati, commissioni e collegi vari collegati a Palazzo d’Orleans. Un lungo elenco nel quale figurano anonimi comitati, come quello per l’emersione del lavoro nero o quello per le politiche sociali. E poi ci sono pure le commissioni che impiegano ben 73 membri, come quelle provinciali per l’esercizio venatorio. Nella lista nera di Crocetta finiscono consigli, centri studio regionali e osservatori. Il taglio delle poltrone potrebbe produrre un risparmio notevole per le casse regionali. Individuati i criteri con cui selezionare gli enti ritenuti inutili: «Dovranno essere soppressi – si legge nel provvedimento – gli organismi che non svolgono attività da un anno e quelli che svolgono solo funzione consultiva facoltativa». Crocetta impone anche la soppressione degli organismi collegiali le cui competenze possono essere svolte dai dipartimenti. Tempi duri pure per gli enti che resteranno in vita. Qualunque organismo che abbia più di 10 componenti dovrà ridurre i membri del 30%, così come i compensi per presidente e vice presidente. Adesso la palla passa nelle mani degli assessori che entro 15 giorni hanno il compito di indicare quali commissioni o comitati sopprimere. L’atto sembra una risposta di Crocetta a chi, in ambito politico, nelle ultime ore, ha sollevato una serie di critiche all’azione del governo regionale che non avrebbe ancora prodotto quei provvedimenti annunciati in campagna elettorale. Fortunato Marino