Dopo l’Atm anche Messinambiente acquisirà mezzi usati dalle altre città d’Italia. Si acquisteranno 10 vetture e 409 cassonetti, dismessi ma in buone condizioni, per un totale di circa 230 mila euro. E’ questo il progetto della municipalizzata, annunciato questa mattina ai nostri microfoni dall’assessore all’ambiente Daniele Ialacqua. Per far fronte al problema della raccolta dei rifiuti e in assenza di risorse economiche, si opta per l’acquisto di mezzi di seconda mano. Si tratta di veicoli, che provengono da varie città della penisola. Non più utilizzati ma in ottime condizioni, accertate dallo stesso commissario Alessio Ciacci e dagli esperti dell’azienda che nei giorni scorsi hanno effettuato le verifiche tecniche necessarie. L’acquisto prevede una spesa di 200 mila euro che verranno sborsati dal Comune di Messina. Previsto l’acquisto anche di cassonetti, per i quali invece il costo – secondo quanto quantificato dall’assessore – sarebbe di circa 30 mila euro. La prossima settimana si provvederà a definire gli accordi commerciali con le aziende trasporti coinvolte. Entro fine mese quindi l’amministrazione comunale prevede l’arrivo dei mezzi e dei raccoglitori. Scadenza ipotizzata, ma da verificare, considerando che oggi 19 luglio, bisogna ancora definire i dettagli delle trattative. Ma si tratta di una soluzione tampone – specifica Ialacqua – in attesa di avviare il servizio di raccolta porta a porta. Il progetto dell’Ato3, è già stato analizzato dall’Assessorato Regionale al territorio. Entro la fine del mese si attende la firma dell’atto di finanziamento secondo il quale il Comune investirà 1 milione di euro e la Regione metterà a disposizione 3 milioni di euro. Una volta siglato il documento, dovrebbe seguire a settembre la pubblicazione del bando. Insomma, l’avvio del servizio slitta ancora di qualche mese. E una volta scattato ricoprirà solo i villaggi periferici e collinari di Messina. Per il centro invece c’è ancora da discutere.